Mononucleosi nei Bambini: Sintomi, Diagnosi e Trattamento
 
Mononucleosi nei Bambini: Sintomi, Diagnosi e Trattamento

Mononucleosi nei Bambini: Sintomi, Diagnosi e Trattamento

23/09/2024

La mononucleosi, spesso chiamata anche “malattia del bacio” per la sua modalità di trasmissione, è un’infezione virale causata dal virus di Epstein-Barr (EBV). Sebbene sia più comune negli adolescenti e nei giovani adulti, anche i bambini possono contrarre questa malattia. In questo articolo, esploreremo i sintomi, la diagnosi, il trattamento e le precauzioni necessarie per gestire la mononucleosi nei bambini.

1. Che Cos’è la Mononucleosi?

La mononucleosi è un’infezione virale che colpisce i linfociti, un tipo di globuli bianchi presenti nel sistema immunitario. È causata principalmente dal virus di Epstein-Barr, che appartiene alla famiglia degli herpes virus. Una volta contratto, il virus rimane latente nell’organismo per tutta la vita, anche se non causa sintomi permanenti.

2. Come si Trasmette la Mononucleosi?

Il virus di Epstein-Barr si trasmette principalmente attraverso la saliva, il che spiega perché la mononucleosi è spesso associata al contatto ravvicinato, come baci, condivisione di utensili o bicchieri, e altre forme di contatto con la saliva. Nei bambini più piccoli, il contagio può avvenire anche attraverso il contatto con giocattoli o altri oggetti contaminati.

3. Sintomi della Mononucleosi nei Bambini

Nei bambini, i sintomi della mononucleosi possono essere più lievi rispetto agli adulti, e talvolta possono essere confusi con quelli di altre malattie virali, come l’influenza o la tonsillite. Tuttavia, i sintomi tipici includono:

  • Febbre: Spesso lieve ma persistente.
  • Mal di gola: Che può essere associato a tonsille ingrossate e infiammate, spesso con presenza di placche bianche.
  • Affaticamento: Una stanchezza marcata che può durare settimane o, in alcuni casi, mesi.
  • Linfonodi ingrossati: Specialmente nel collo e nelle ascelle.
  • Mal di testa: Frequente e talvolta persistente.
  • Eruzioni cutanee: In alcuni casi, possono comparire eruzioni cutanee, soprattutto se il bambino assume antibiotici come l’amoxicillina.
  • Ingrandimento della milza e del fegato: In alcuni casi, la milza e il fegato possono ingrossarsi, causando dolore addominale.


4. Diagnosi della Mononucleosi

La diagnosi di mononucleosi nei bambini si basa principalmente sull’esame clinico e sulla storia dei sintomi. Tuttavia, per confermare la diagnosi, il medico può richiedere alcuni esami di laboratorio, tra cui:

  • Test degli anticorpi eterofili (Test di Paul-Bunnell): Un esame del sangue che rileva la presenza di anticorpi specifici prodotti in risposta al virus di Epstein-Barr. ((PRENOTA QUI!)
  • Esami del sangue completi: Per verificare la presenza di linfociti atipici e l’aumento dei globuli bianchi.
  • Test specifici per il virus di Epstein-Barr: Se necessario, possono essere richiesti esami più specifici per rilevare direttamente la presenza del virus.


5. Trattamento della Mononucleosi

Non esiste un trattamento specifico per la mononucleosi, poiché è una malattia virale che tende a risolversi da sola con il tempo. Tuttavia, ci sono alcune misure che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare il comfort del bambino:

  • Riposo: Il riposo è fondamentale per permettere al corpo di combattere l’infezione. È importante che il bambino riposi il più possibile, evitando attività fisiche intense fino a quando i sintomi non saranno completamente risolti.
  • Idratazione: Mantenere il bambino ben idratato è essenziale, soprattutto se ha febbre o mal di gola. Offri liquidi come acqua, tisane o brodi leggeri.
  • Antipiretici e analgesici: Paracetamolo o ibuprofene possono essere somministrati per ridurre la febbre e alleviare il mal di testa o il mal di gola. Evita di somministrare aspirina ai bambini, poiché può essere associata alla sindrome di Reye, una condizione rara ma grave.
  • Gargarismi con acqua salata: Possono aiutare ad alleviare il mal di gola.


6. Complicazioni e Precauzioni

Sebbene la mononucleosi nei bambini tenda a risolversi senza gravi complicazioni, ci sono alcune precauzioni da tenere a mente:

  • Ingrandimento della milza: Se la milza è ingrossata, è fondamentale evitare attività che possano causare traumi all’addome, poiché una milza ingrossata è più suscettibile alla rottura.
  • Secondarie infezioni batteriche: A volte, la mononucleosi può essere complicata da infezioni batteriche secondarie, come la tonsillite batterica, che richiedono antibiotici specifici.
  • Monitoraggio del bambino: Se i sintomi sembrano peggiorare o se compaiono sintomi nuovi e preoccupanti (come dolore addominale intenso o difficoltà respiratorie), è importante contattare immediatamente il medico.


7. Prevenzione della Mononucleosi

Non esiste un vaccino contro il virus di Epstein-Barr, quindi la prevenzione si basa principalmente su misure igieniche:

  • Evitare il contatto con la saliva di persone infette: Questo include non condividere posate, bicchieri, o spazzolini da denti.
  • Lavaggio delle mani: Insegnare ai bambini a lavarsi frequentemente le mani, soprattutto prima di mangiare e dopo essere stati in luoghi pubblici.
  • Educazione sull’igiene personale: Spiegare l’importanza di evitare di toccarsi il viso, specialmente naso, bocca e occhi, con le mani sporche.